venerdì 18 novembre 2011

TINTURE PER CAPELLI IN GRAVIDANZA? SI, MA SENZA AMMONIACA

Sottoporre i capelli ad una colorazione chimica può essere pericoloso in gravidanza, ma esistono delle alternative. Durante la gravidanza, le future mamme devono prestare particolare attenzione non solo ai cibi e alle bevande che ingeriscono, ma anche ai prodotti che utilizzano per la cura di pelle e capelli. A volte, infatti, creme e lozioni possono creare qualche problema. Ci sono delle motivazioni più generiche, come una momentanea intolleranza dell'epidermide, più ricettiva in gravidanza, ed altre ben precise, come avviene nel caso delle tinture per capelli. Le tinture per capelli, infatti, sono prodotti da evitare, soprattutto durante i primi tre mesi di gestazione. Questo perchè le tinture per capelli contengono due sostanze nocive, l'ammoniaca e la resorcina, che possono penetrare nell'organismo della mamma, tramite il cuoio capelluto, e raggiungere il feto. Le alternative ai prodotti chimici, però, esistono, e sono rappresentate da tinture a base vegetale, come l'hennè. Questo tipo di tintura risulta di certo meno pratica e meno duratura rispetto alle ben note "colleghe" chimiche, ma se intendete cambiare colore di capelli senza rischi per il bambino, le tinture in vendita in erboristeria sono l'unica soluzione. Un altro metodo di colorazione possono essere le meches a patto che vengano eseguite ad una certa distanza dalla radice del capello; se, infatti, la colorazione delle meches riesce a raggiungere il cuoio capelluto, le sostanze chimiche entreranno di certo in circolo. Anche durante l'allattamento è bene continuare ad utilizzare prodotti naturali perchè, anche in questo caso, vale lo stesso discorso: tutto quello che la mamma mangia, beve e immette nel suo organismo, verrà assimilato dal piccolo durante la poppata.

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