giovedì 28 febbraio 2013

PELLE PIÙ GIOVANE CON I NUOVI PEELING

I peeling chimici
Avere una pelle ringiovanita è il desiderio di molte: se ad essere giovane non è solo l'aspetto, ma anche la capacità di agire contro i segni del tempo, potrebbe trattarsi di un sogno. Eppure, i progressi della medicina estetica permettono l'una e l'altra azione, dato che riprogrammano la pelle a difendersi dal tempo, come quando si aveva meno di 30 anni.
"I peeling chimici rinnovano lo strato superficiale della pelle, eliminando macchie, iporpigmentazioni e cicatrici di acne; attenuano inoltre le rughe superficiali e migliorano in genere l’aspetto e la texture cutanea - dice la Dottoressa Monica Ferri, medico estetico presso la Scuola Internazionale di Medicina Estetica Bartoletti, Ospedale Fatebenefratelli di Roma e specialista in chirurgia vascolare a Bologna.
Ma la vera novità è che se associati alla biorivitalizzazione del derma, i peeling chimici stimolano la produzione delle sostanze fondamentali della pelle (collagene ed elastina), con la stessa capacità di una pelle giovanissima". 
Preparare la pelle al peeling
Non tutti i peeling sono uguali: sarà l'anamnesi (ascolto attivo di tipo medico) della donna a stabilire qual è il più adatto per lei. Attraverso check up cutaneo, si valuta la scala di invecchiamento della pelle, il grado di idratazione, la percentuale di sebo, elasticità e il ph, tutti fattori indispensabili per un trattamento personalizzato.
La pelle infatti va preparata a ricevere il peeling, che di per sé rappresenta un "insulto". La si rende così recettiva al trattamento con l'applicazione serale di creme a base di acidi a basso dosaggio (come ad esempio 10% di glicolico): serve a testare capacità di sopportare l'ingrediente esfoliante. Di giorno invece la pelle andrà sempre protetta con schermi solari alti.
"Dopo la fase preparatoria di 3-4 settimane, la pelle ha già ottenuto una cheratolisi, ovvero una rottura delle cellule dello strato corneo e un assottigliamento che crea un input verso la rigenerazione - spiega la dottoressa Ferri."

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