In Europa oltre il 40% delle donne dai 30 anni in poi si preoccupa delle macchie cutanee. Inestetismo che, secondo i dati di una ricerca, interessa ben l'80% della popolazione femminile almeno una volta nella vita, a prescindere che si tratti di macchie scure, solari, ormonali, senili o da cicatrici.
Accentuando i contrasti e le eterogeneità del colorito, le macchie allontanano la pelle dal suo ideale: meno uniforme, meno luminosa, perde lo splendore e la trasparenza della giovinezza. Una pelle omogenea fa apparire più giovani.
Causate da un eccesso di melanina che dà origine a iperpigmentazioni irregolari, non tutte le macchie scure sono uguali.
Per sapere come prevenirle e trattarle abbiamo intervistato per voi 2 esperti, la dermatologa Magda Belmontesi e la cosmetologa Laura Sestito, responsabile della formazione di Skinceuticals.
Le due grandi 'famiglie' delle macchie
sono il melasma e le lentigo solari. "Le prime, dette anche cloasma
sono macchie scure e sfumate, tali da assumere una forma di mascherina -
precisa la dermatologa Magda Belmontesi - Si localizzano su guance,
labbro superiore e fronte senza presentare una conformazione specifica né
contorni regolari. Il loro colore va dal marrone chiaro allo scuro.
Di origine ormonale, il melasma
può presentarsi in stato di gravidanza, in seguito all’assunzione di
contraccettivi orali, di trattamenti ormonali sostitutivi o di alcuni farmaci
fotosensibilizzanti. Gli ormoni provocano un’iper-attività dei melanociti e li
rendono particolarmente sensibili al sole e alle lampade UVA.
Possono però comparire anche senza la
diretta esposizione al sole, e i fototipi più predisposti sono il
III e il IV (carnagioni scure, mediterranee e olivastre)".
Nessun commento:
Posta un commento