mercoledì 1 aprile 2015

FANGHI ANTICELLULITE, ADDIO PELLE A BUCCIA D'ARANCIA!

Il fango è un rimedio “storico”, con funzioni estetiche e/o terapeutiche, utilizzato – ad esempio nelle terme dell'antica Roma - per risanare o migliorare alcuni inestetismi della pelle, primi fra tutti acne, impurità e piccole rughe superficiali. Studi e ricerche mediche hanno poi dimostrato che l'applicazione costante e puntuale (1-2 volte alla settimana) di questa preziosa “melma” sia in grado di migliorare visibilmente l'aspetto di gambe, glutei, cosce e addome affetti dall'inestetismo più temuto dal gentil sesso, la cellulite. Vediamo quindi, in concreto, le caratteristiche dei preziosissimi fanghi anticellulite.
Sono composti da:Acqua termale: in base al cui tipo (e al tipo di oligoelementi che la compongono), i fanghi possono essere classificati in sulfurei, clorurati (i più apprezzati nei centri termali), solforosi, salsoiodici, ferruginosi ed arsenicati;
frazione solida: comprende una parte inorganica (argilla) alla quale viene inglobata una componente organica (batteri, alghe, humus...);
principi funzionali: estratti di centella asiatica, mirtillo nero, edera, pungitopo e ippocastano, ad esempio, intervengono positivamente nel trattamento della cellulite, poiché stimolano la microcircolazione sottocutanea. 
Perché fanno “bene”? Prima di tutto perché migliorano la microcircolazione locale: grazie al calore del fango ed alle proprietà vasotoniche degli oli essenziali mescolati nell'impasto, il fango “arricchito” aumenta la resistenza delle pareti cellulari, ne diminuisce la permeabilità e contrasta il ristagno dei liquidi interstiziali. Cedendo alla zona interessata i principi funzionali in esso contenuti, i fanghi anticellulite assorbono poi le tossine in eccesso, aumentano sensibilmente la temperatura corporea, favorisce la sudorazione ed incentiva, quindi, la microcircolazione.

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