venerdì 16 ottobre 2015

PULIZIA DELLA PELLE: IL PEELING DIVENTA "CHIMICO"

Il peeling, è un agente esfoliante, ovvero che rimuove parte della cute. Gli agenti possono essere di tipo meccanico (ad esempio il laser o il dermoabrasore) oppure chimici. I peeling chimici sono costituiti da acidi più o meno potenti che, a seconda della loro forza, riescono a rimuovere strati cutanei più o meno profondi. 
La classificazione dei peeling si fa in base alla profondità di azione, distinguendo peeling superficiali, medi e profondi. Più si va in profondità, più il paziente avrà bisogno di un tempo di ripresa lungo,  ma maggiori saranno anche gli effetti in termine di riduzione di macchie, rughe, cicatrici, imperfezioni della pelle. Le nuove tendenze sono di avere peeling sempre più attivi con sempre meno effetti collaterali. I peeling stanno diventando "no pain" e più sicuri per il medico.
A differenza dello scrub, che esfolia la pelle superficialmente con un'azione fisica di rimozione dello strato superficiale, il peeling chimico sfrutta l'azione esfoliante di acidi specifici per purificare la pelle e rimuovere le cellule morte. Si utilizzano alcune speciali sostanze, come il glicolico e il mandelico.
Il trattamento deve essere eseguito soltanto da uno specialista, dato che le sostanze utilizzate devono essere ben bilanciate per non causare danni o ustioni. Una concentrazione medio bassa di acidi è considerata ideale per aiutare l'epidermide, migliorandone luce, delicatezza e aspetto. Ma può anche essere utile per importanti manifestazioni acneiche, per rimuovere le macchie e rendere meno visibili le cicatrici. Il trattamento potrebbe comportare qualche leggero fastidio e/o arrossamenti a seconda della quantità di acidi usati.

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