Esistono diversi tipi di fanghi anticellulite, con ingredienti adatti a tutte le esigenze. La ricetta base, però, è sempre la stessa: argilla, alghe e acqua termale, a cui si aggiungono principi attivi come la caffeina, la centella asiatica, l’ippocastano e l’edera.
I fanghi aiutano a combattere la cellulite innanzitutto perché migliorano la circolazione. L’azione combinata di argilla e ingredienti vasodilatatori, stimola infatti la microcircolazione locale. Gli oli essenziali e gli altri principi attivi di cui vi abbiamo parlato più su, aiutano a tonificare la pelle e ad espellere i liquidi in eccesso.
Inoltre, l’argilla assorbe le tossine e cede alla pelle le sue preziose proprietà. I fanghi sono quindi ottimi per purificare e tonificare la pelle, stimolare la circolazione sanguigna e linfatica e sconfiggere così la cellulite. Tuttavia, non bisogna sottovalutare i possibili effetti collaterali.
Innanzitutto, sono sconsigliati alle donne in gravidanza e allattamento, per via degli oli essenziali e degli altri principi attivi che potrebbero essere dannosi. Le alghe contenute in alcune formulazioni potrebbero essere controindicate a chi soffre di problemi alla tiroide. Infine, l’effetto caldo dei fanghi può causare la rottura dei capillari.
I fanghi anticellulite vanno applicati sulla pelle accuratamente detersa, dopo una doccia calda.
Possono essere usati sulle gambe, sulle cosce, sui fianchi, sull’addome e in generale su tutte le zone colpite da cellulite. Dopo averli applicati con movimenti circolari, bisogna coprire la zona con della pellicola trasparente e lasciare il tutto in posa da 15 a 40 minuti, a seconda delle istruzioni riportate sulla confezione.
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