lunedì 29 settembre 2014

AQUABALANCING: DI COSA SI TRATTA E A COSA SERVE?

Aquabalancing, una disciplina elaborata all’inizio degli anni Novanta, che prende spunto dal rebalancing e unisce massaggio, respirazione e meditazione. Il tutto, come suggerisce il nome stesso, con l’aggiunta di un protagonista d’eccezione, l’acqua. Ecco di cosa si tratta e a cosa serve l’Aquabalancing, toccasana per rilassarsi completamente, entrando in armonia con se stessi, con il proprio corpo e prendendo confidenza con l’acqua.
Di cosa si tratta-Con il termine Aquabalancing si intende un lavoro corporeo da effettuare in acqua calda, alla temperatura di circa 34-35°. Una tecnica di rilassamento, ma non solo, finalizzata al raggiungimento di un’unità armonica individuale. Una disciplina dalle mille sfaccettature. Per far raggiungere l’armonia, l’Aquabalancing combina molteplici tecniche di massaggio dolce, di respirazione, di stretching, di attivazione dell’energia e di mobilizzazione dei muscoli e delle articolazioni.  
Ogni sessione dura circa un’ora e, oltre all’acqua l’altro attore fondamentale per la riuscita della tecnica è l’operatore esperto, l’aquabalancer, che accompagna passo passo l’individuo. Prima della sessione vera e propria fa un colloquio informativo con l’interessato, per stilare una sorta di anamnesi, perché è molto importante conoscere le caratteristiche, sia fisiche sia psicologiche, del soggetto desideroso di intraprendere questo percorso. L’Aquablancing non segue schemi prefissati o metodiche chiuse, anzi, l’aquabalancer, basandosi sull’empatia con il soggetto e sulle sue caratteristiche, decide le sequenze e i gesti da eseguire, utilizzando coccole, gesti delicati e movimenti sinuosi per coinvolgere il partner, facendolo sentire completamente a proprio agio.
A titolo esemplificativo, ogni seduta di Aquabalancing si sviluppa in tre fasi di lavoro: durante la prima fase si eseguono alcuni esercizi, utilizzando dei particolari rulli piatti da appoggiare sotto il capo e le ginocchia e il balancer effettua alcuni massaggi e movimenti di allungamento passivo delle articolazioni; poi l’individuo si lascia delicatamente scivolare in acqua tra le braccia dell’aquabalancer, restando passivo, e l’operatore lo porta a immergersi, compiendo movimenti armonici di allungamento della colonna vertebrale e di scioglimento dei muscoli, massaggi utili per la schiena e non solo; l’ultima fase è quella subacquea. 
A cosa serve-L’Aquabalancing è un toccasana per il fisico, ma soprattutto per la mente. Può essere un’ottima occasione per intraprendere un percorso di crescita interiore, di una più soddisfacente e consapevole conoscenza di se stessi. Utile per combattere ansia e stress, perché l’assoluto riposo e l’abbandono in acqua favoriscono la meditazione e il relax, ma anche per contrastare l’emicrania, i dolori alla schiena e i problemi di cervicale. Come se non bastasse, l’Aquablancing è efficace anche per superare problemi di blocco del bacino e nei processi di riabilitazione fisica post traumatica.

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